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 Il Progetto
"Quando sentii per la prima volta 'Sk8er Boi' di Avril Lavigne
(8 si legge 'eight', per cui Sk8er si legge come Skater, coś come
Boi sta per Boy = ragazzo, mi spiegarono) ero nella mia residenza
di Encino, California (proprio accanto alla villa di Michael Jackson),
immerso pensieroso nella mia Jacuzzi a leggere Variety in cerca di
ispirazione per il mio prossimo successo.
Fui subito catturato dalla melodia estremamente orecchiabile, da quel
sound allo stesso tempo duro ma non fastidioso. E non feci subito caso al
testo ma mi colpirono, risuonandomi nel cervello per diverse ore,
le parole "there is more than meets the eye, I see the soul
that is inside", "c'è di più oltre
l'apparenza, io vedo l'anima che è dentro". Parole
che, nel contesto, suonavano profonde e oneste, che potevano soltanto
essere frutto di una persona più matura di quello che la giovane
voce scatenata della cantante lasciava supporre.
Contattai subito il mio staff: volevo sapere tutto sul testo di 'Sk8er
Boi' e sulla sua autrice, Avril Lavigne. E immaginate la mia meraviglia
nello scoprire che si trattava di una ragazzina appena 17enne... La
storia poi era intrigante: la ragazza protagonista si lascia influenzare
dalla superficialità dei propri amici e non riesce a vedere
nel giovane skater dai vestiti troppo strani il talento di una futura
rock star, rifiutandone le avance. E se ne accorge troppo tardi, quando
ormai lei è costretta a una mediocre vita di stenti e lui si
gode il meritato successo e ricchezza con l’unica ragazza che aveva
saputo vedere il suo talento aldilà del suo aspetto strambo,
ovvero Avril stessa.
Avevo deciso: era quella la storia che volevo raccontare. Mi fu subito
chiaro che per rendere il messaggio più efficace dovevo affidarmi
a volti poco conosciuti e non inflazionati, che avrebbero saputo interpretare
la vicenda con il giusto trasporto emotivo senza perdere di credibilità.
Per i responsabili del casting è stato un lavoro durissimo
ma che ha infine soddisfatto in pieno le mie aspettative. Spero sia
lo stesso anche per voi e, se vi ho fatto riflettere anche solo per
un minuto sui falsi ideali di cui questo mondo è troppo schiavo,
considero il mio obiettivo raggiunto."
Matteo Zuffolini
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